Tra (etero)norme sociali e agentività individuali: note su una ricerca empirica sulla sessualità di giovani uomini di origine marocchina residenti in Europa

Autori

  • Giulia Selmi Università di Parma

Parole chiave:

Eteronormatività, eterosessualità, maschilità, Marocco, migrazione

Abstract

La nozione di eteronormatività – intesa come quell’insieme di pratiche e istituzioni che legittimano e privilegiano le relazioni eterosessuali come fondamentali e naturali all’interno della società e con esse il binarismo e la complementarità dei generi – negli ultimi decenni ha guadagnato, nell’ambito degli studi su genere e sessualità, una meritata fortuna interpretativa. Dal concetto di eterosessualità obbligatoria di Adrien Rich (1980) in avanti, infatti, è stato una preziosissima bussola per esplorare i modi in cui nelle società contemporanee prenda forma il sistema di diseguaglianze, simboliche e materiali, basato su orientamento sessuale e identità di genere. Detto in altri termini, come la concezione del primato delle relazioni eterosessuali su ogni altro tipo di relazione sessuale o affettiva produca e legittimi il sistema di oppressione sugli uomini gay, le donne lesbiche, le persone bisessuali e trans.

Biografia autore

Giulia Selmi, Università di Parma

Giulia Selmi, professoressa associata in Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Parma (giulia.selmi@unipr.it)

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Pubblicato

2025-09-24

Fascicolo

Sezione

Sezione monografica