Proposte

Vai al Login o Registrazione sono richiesti per sottoporre articoli.

Lista di controllo per la predisposizione di una proposta

Durante la procedura di trasmissione di una proposta, gli autori devono verificare il rispetto dei seguenti requisiti; la submission potrebbe essere rifiutata se non aderisce a queste richieste.
  • La submission non è stata precedentemente pubblicata, né proposta a un'altra rivista (oppure si fornisce una spiegazione all'editor nei commenti).
  • Il file di submission è in un formato OpenOffice, Microsoft Word, RTF, o WordPerfect.
  • Dove possibile, sono stati fornite gli URL delle referenze.
  • Il testo ha spaziatura singola; usa un font 12 punti ; impiega il corsivo invece della sottolineatura (eccetto con gli indirizzi URL); e tutte le illustrazioni, figure, e tabelle sono posizionate all'interno del testo nei punti appropriati, piuttosto che alla fine.
  • Il testo aderisce alle richieste stilistiche e bibliografiche riassunte nelle linee guida dell'autore, che si trova nella pagina di informazioni sulla rivista.

Linee guida per gli autori

Norme di redazione

La formattazione di base prevede l’uso dei formati normale (o regular o roman), corsivo (o italic) e maiuscoletto (smallcaps). Non usare il grassetto, neppure per i titoli, né il sottolineato, né il barrato. Tutto il testo va scritto con il carattere Garamond, dimensione 12, formato normale, senza rientri di paragrafo (nemmeno per le prime righe). Il titolo del testo va scritto con il carattere Garamond, dimensione 12, formato normale, allineato a sinistra. I titoli di primo livello (capitoli) vanno scritti con il carattere Garamond, dimensione 12, formato normale, allineato a sinistra. I titoli di secondo livello (paragrafi) vanno scritti con il carattere Garamond, dimensione 12, formato normale, allineato a sinistra.

Citazioni

Per le citazioni da libri o riviste

Nel testo:

  1. Autore (cognome completo): tra parentesi tonde. Es. (Durkheim ecc.
  2. Anno: in tondo o normale; si fa riferimento sempre all’anno dell’edizione consultata. Es. (Durkheim 2006].
  3. Pagine: si raccomanda di riportare sempre le pagine della citazione, separate da una virgola. Un esempio di citazione completa: (Durkheim 2006, pp. 154-155).
  4. È possibile naturalmente far riferimento soltanto all’opera in generale. In questo caso usare: cfr.
  5. Se il volume è opera di più autori, separarli con una virgola. Nel caso in cui si tratti di un curatore, non è necessario inserire la dicitura: “a cura di”. Si provvederà nelle indicazioni bibliografiche in esteso, alla fine del testo.
  6. Si raccomanda di usare “ivi” per riferirsi alla stessa opera della citazione precedente, facendo seguire, sempre usando la virgola, il numero delle pagine: (ivi, p. 200).
  7. Si raccomanda di usare Ibidem per riferirsi precisamente allo stesso luogo della citazione precedente. Va da sé che in questo caso non è necessario il numero di pagina: (Ibidem).
  8. Si raccomanda di riferirsi con le lettere a, b, c (in corsivo) a pubblicazioni o opere dello stesso autore nello stesso anno: (Durkheim 2006a, pp. 151-165).
  9. Il testo della citazione va messo tra virgolette, seguito dall’autore come sopra descritto: “… testo …” (Durkheim 2006, pp. 151-165).

 

In bibliografia

Per le edizioni in lingua diversa dall’originale, occorre mettere tra parentesi tonda l’anno dell’edizione originale alla fine del riferimento bibliografico. I riferimenti bibliografici devono essere fatti seguendo fedelmente gli esempi di seguito riportati.

 

 

Riferimenti bibliografici

Alexander, J. C., Giesen, B., Mast, J. L. (a cura di)

2006, Social Performance. Symbolic Action, Cultural Pragmatism, and Ritual, Cambridge University Press, Cambridge.

 

Dumézil, G.

1974, Ventura e sventura del guerriero, Rosenberg & Sellier, Torino (ed. or. 1969).

1987, Idee romane, Il Melangolo, Genova (ed. or. 1969).

 

Dumont, L.

1960, Caste, Racisme et ‘stratification’, Cahiers Internationauux de Sociologie, n. 3, a. XXIX, pp. 91-134.

 

Fele, G.

2002, Il rituale come pratica sociale. Note sulla nozione di rituale in Durkheim, in A. Santambrogio, M. Rosati (a cura di), Rileggere Durkheim, Meltemi, Roma, pp. 205-234.

 

Stern, H.

1984, L’Occident vu d’en face, Revue européenne des sciences sociales, n. 1, a. XX, pp. 57-66.

 

Virgolette

Le virgolette alte vanno usate quando si usa un termine con un significato diverso da quello corrente (come si usa dire, “tra virgolette”) e per le citazioni (vedi sopra).

 

La forma. Termini stranieri

I termini stranieri vanno sempre lasciati nella loro forma pura, priva di flessione. Vanno riportati sempre in corsivo (fanno eccezione soltanto i termini di uso comune ormai entrati nel lessico italiano: film, computer, bar). Non debbono venire declinati neppure al plurale, restando sempre nella loro forma singolare: questo è per evitare problemi con vocaboli dotati di plurale irregolare (“mouse”-“mice”) o con lingue poco conosciute (“kamikaze”, “pasdaran”, ecc.).

Per quanto riguarda il genere, il termine straniero mantiene quelle originale: es.: “Ho comprato due mouse”, “Mandami i tuoi file”. es.: “In Frege il Sinn è distinto dalla Bedeutung” e non “dal Bedeutung”.

 

Citazioni

  1. Per le citazioni da opere di cui non esiste traduzione italiana (o, se esiste, si ritiene opportuno non ricorrervi), l’autore deve riportare il testo comunque in italiano inserendo in nota la dicitura “traduzione nostra”; inoltre deve segnalare qualsivoglia intervento utilizzando le parentesi quadre (ad esempio: interpolazioni con i termini dal testo originale, da riportare in corsivo; eliminazione di una parte del testo, che va sostituita con 3 punti di sospensione; aggiunta di termini o locuzioni indispensabili per rendere intellegibile e scorrevole il testo in lingua italiana; commenti quali [sic] o [n.d.a. o n.d.c.] o esplicazioni [corsivo dell’autore], [corsivo nostro], etc.); ove l’autore ritenga necessario riportare l’intero testo originale, deve farlo in nota, alla fine della citazione italiana.
  2. Nel caso in cui si cita la traduzione italiana di un testo, è necessario riportarla fedelmente. Qualora si ritenga opportuno apportarvi modifiche, queste vanno segnalate utilizzando, di volta in volta, le parentesi quadre. Se le modifiche della traduzione riguardano lo stile generale, in fondo al passo occorre segnalarlo, attraverso la dicitura, tra parentesi quadre, [traduzione modificata]. Per quanto riguarda le modalità di citazione, si faccia riferimento alle regole esposte nella sezione “Norme di redazione”.

 

Altre note e avvertenze grafiche

Di seguito si riportano alcune indicazioni sull’uso di particolari forme “grafiche”:

- anni Settanta e non anni ’70;

- il Novecento e non il ’900;

- nel caso di aggettivi derivati da nomi di persona, è opportuno salvaguardare l’integrità del nome: nietzscheana e non nicciana (o niciana); humeana e non humiana, etc.

- nel caso della traslitterazione sarebbe opportuno salvaguardare la grafia originale; sono dunque da preferirsi Rachmaninov a Rachmaninoff, Dostoevskij a Dostoievsky, Tolstoj a Tolstoi; nel caso del greco antico è opportuno attenersi alle regole generali di traslitterazione senza riportare gli accenti e gli altri segni diacritici: logos, ethos, mythos, pathos, polis, etc.

 

Abbreviazioni

pagina seguente: s.;

pagine seguenti: ss.;

foglio-i: f.- ff.

carta-e: c.- cc.

recto: r

verso: v

volume-i: vol.- voll.

capitolo-i: cap.- capp.

tomo-i: t.- tt.

numero: n.

Note critiche

Arriva fino ad un massimo di 20.000 caratteri (spazi compresi), si impegna, oltre che nella descrizione, in un’analisi critica dei testi presentati. Le note critiche devono aprirsi con un titolo proprio; subito dopo vanno messi autore(i) e dati bibliografici del(i) libro(i) di cui si parla; infine, vanno indicati il nome dell’autore dellanota critica e la sua sede istituzionale. Nelle note critiche è possibile fare citazione, ma in modo contenuto e solo se strettamente utili. In coda, occorre indicare 3 parole chiave e una breve presentazione dell’Autore dellanota critica, con l’indicazione dei suoi recapiti e della sua afferenza istituzionale (3/4 righe). 

Recensioni

Arriva sino ad un massimo di 8.000 caratteri (spazi compresi), mira essenzialmente a presentare il testo, o i testi. Quando le recensioni non saranno firmate, vorrà dire che il gruppo di coordinamento della rivista se ne assume direttamente la responsabilità. Le recensioni devono aprirsi con un titolo proprio; subito dopo vanno messi autore(i) e dati bibliografici del(i) libro(i) di cui si parla; infine, vanno indicati il nome dell’autore della recensione e la sua sede istituzionale. Nelle recensioni non è possibile fare citazioni, se non tratte dal testo, o dai testi, sotto recensione. In coda, occorre indicare 3 parole chiave e una breve presentazione dell’Autore della recensione, con l’indicazione dei suoi recapiti e della sua afferenza istituzionale (3/4 righe). 

Informativa sulla privacy

Licenza Creative Commons
Questa rivista è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.