Perché leggere Produzione di merci a mezzo di merci oggi

Autori

  • Enrico Bellino Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza

DOI:

https://doi.org/10.53145/indiscipline.v2i1.96

Parole chiave:

produzione capitalistica, profitti, salari

Abstract

Il titolo del libro di Piero Sraffa, Produzione di merci a mezzo di merci, delinea con precisione il contesto e il fenomeno che l’autore vuole considerare: la produzione dei beni mediante l’utilizzo di mezzi di produzione prodotti, cioè beni capitale (oltre al lavoro). È questa la tipica prospettiva di indagine seguita dai primi economisti classici, in particolare Adam Smith, David Ricardo e Karl Marx. Con la rivoluzione industriale, al lavoro umano e alle risorse naturali si è affiancata in maniera sistematica e imponente la presenza dei beni capitale, comportando una serie di conseguenze di carattere economico e socio-isti-
tuzionale. Dal punto di vista economico, la caratteristica tipica della produzione industriale è quella di essere un processo “circolare” nel quale, cioè, le stesse merci appaiono sia fra le quantità prodotte che fra i mezzi di produzione. Dal punto di vista socio-istituzionale, si osserva l’emergere di due classi sociali, quella dei capitalisti e quella dei lavoratori: la prima è costituita da coloro che, disponendo di sufficienti risorse economiche, diventano i proprietari delle imprese (dei mezzi di produzione) e organizzano l’attività produttiva, sopportandone i rischi e appropriandosi dei risultati, detti profitti; la seconda classe è quella dei lavoratori che, disponendo solo della loro forza lavoro, la offrono in cambio di un salario. La concezione della produzione come un processo circolare, dove le stesse merci sono compresenti nella lista dei prodotti e in quella dei mezzi di produzione, porta immediatamente a confrontare le quantità di merci che vengono prodotte in ciascun periodo con le quantità che delle stesse merci vengono impiegate, e a valutare se e in che misura le prime superano le seconde. L’insieme di queste eccedenze costituisce infatti il sovrappiù o prodotto netto: si tratta dell’eccedenza delle quantità prodotte delle varie merci (il prodotto sociale) rispetto a quelle che devono essere re-immesse nel processo produttivo affinché questo possa ripetersi su scala immutata (consumi necessari).

Biografia autore

Enrico Bellino, Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza

Enrico Bellino è professore ordinario di Economia politica presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza. I suoi interessi di ricerca riguardano la teoria della produzione, del valore e della distribuzione del reddito all’interno del paradigma classico-keynesiano. Attualmente è Presidente della STOREP (Associazione italiana per la storia dell’economia politica)

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Pubblicato

2022-04-25 — Aggiornato il 2022-10-26

Versioni

Fascicolo

Sezione

Il classico in discussione