Il diritto dei popoli e la fine dell’ordine mondiale liberale
Parole chiave:
Rawls, globalizzazione economica, populismoAbstract
A detta di molti osservatori, ci apprestiamo ad un cambio di paradigma nelle relazioni internazionali. La fine dell’ordine mondiale liberale è una possibilità concreta (Parsi 2021). La guerra è tornata in Europa con l’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina. Il Medioriente è in fiamme, solcato dai missili iraniani e da quelli dei suoi proxies come Hezbollah e Hamas. Israele, in riposta ad uno dei peggiori attacchi terroristici della storia recente, finisce per bombardare incessantemente Gaza, causando decine di migliaia di vittime civili. Ansar Allah (gli Houthi) minacciano il transito dei mercantili attraverso Suez. La Cina, forte del suo recente e strepitoso sviluppo economico e tecnologico, paventa apertamente l’ipotesi di una riunificazione tutt’altro che pacifica con Taiwan. Un mondo multipolare non è, allo stato dei fatti, ancora una possibilità concreta: il divario economico, di capitale umano e di forza militare fra l’Occidente (e le liberal democrazie più in generale) e i suoi principali competitors rimane molto ampio. Quello che la realtà ci consegna è invece l’apparente sgretolarsi di una impostazione politica, istituzionale, economica e morale delle relazioni internazionali come queste erano state concepite sin dalla fine del secondo dopoguerra dagli USA e i loro alleati.
Riferimenti bibliografici
John Rawls, Il diritto dei popoli, a cura di S. Maffettone, premessa di P. Maffettone, Società Aperta/Mimesis, Sesto San Giovanni (Mi), 2023 (1999), pp. 294 (nuova edizione).
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