Sulla rivista
La rivista, in versione rinnovata, intende rilanciare la centralità della coscienza, valorizzandone l’atto, ossia quel sapere che accompagna, condizionandolo, ogni suo contenuto e che è il medesimo per ciascun soggetto. Le differenze costituiscono i punti di vista, mentre l’intenzione di verità si esprime nel dialogo, il quale, rivelando il limite di ogni opinione, consente di pervenire a quell’unità che emerge oltre le differenze stesse. La nuova veste e la collocazione open access consentono di configurare una agorà aperta al contributo di quegli studiosi che si propongono di fare argine alle concezioni riduzionistiche e materialistiche di fatto dominanti nella cultura contemporanea. Alla rigidità di queste intendiamo opporre l’apertura che è propria del dialogo, il quale consente di oltrepassare il limite della doxa, sospinto verso l’episteme proprio dalla luce della coscienza.
Ultimo numero
In questo numero a fungere da filo conduttore dei lavori pubblicati è il tema della relazione sottostante ad alcune “pratiche” filosoficamente rilevanti e al nesso con la totalità alla quale non possono non intendere di riferirsi.
Piergiorgio Sensi svolge un’ampia indagine filosofica sullo "eidos" dell’insegnare, sulla particolare relazione che si costruisce intorno ai tre vertici del discente, del docente e della disciplina insegnata, all’interno della (accomunante) ricerca della verità (anche come autenticazione della propria esistenza finita) e ne mostra la strutturale istanza di trascendimento.
Michele Lo Piccolo opera una rilettura della riflessione morale kantiana a partire dal punto di vista dell’idea del tragico, quale conflitto tra necessità e libertà, evidenziando sia il carattere problematico e conflittuale del rapporto tra di esse sia l’ impossibile determinazione “oggettiva” della moralità dell’azione.
Aldo Stella avvia un profondo dialogo teoretico con Mattia Cardenas, a muovere dai temi fondamentali che egli propone nell’opera La filosofia come attualità della storia. Sul concetto di storia della filosofia nell’Italia del Novecento, in particolare il nesso di filosofia e storia, la distinzione di unità e unificazione, le nozioni di trascendentale e di immanenza e, infine, l’autodistinzione dello Spirito.