V. 9 N. 13 (2025): Cum-Scientia

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Come nel numero precedente, (nel quale comparivano la prima parte dei saggi sia di De Bernardi sia di Gusmano) il filo conduttore dei vari contributi è rappresentato dalla tensione verso l’unità che struttura le dinamiche del finito. De Bernardi, porta a compimento (seconda e terza parte) il suo ampio studio su identità e differenza, ossia sulla struttura intenzionale degli atti di pensiero, nel quale evidenzia la cooriginarietà di identità e differenza, la loro irriducibilità, l’impossibilità di dedurre la seconda dalla prima, come pretendono posizioni di ispirazione idealista o attualista, Gusmano, porta a compimento lo studio dedicato alla teoresi severiniana, dove intende mostrare che Severino non evita contraddizioni nello sviluppare il concetto di eternità, nell’indagare il ruolo della significazione e nel mettere in discussione la differenza ontologica heideggeriana.
Indaga la teoresi severiniana anche la annotazione teoretica di Garaguso, in particolare l’apparire dell’essere, mostrando come l’approccio di Severino consenta di integrare l’immutabilità dell’essere parmenideo con la dinamicità temporale heideggeriana, aprendo così lo spazio al porsi di inedite questioni filosofiche.

Pubblicato: 2025-05-28

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