La storia della filosofia di Habermas e le vie della modernità
Parole chiave:
Storia della filosofia, modernità, egemonia culturaleAbstract
La storia della filosofia di Habermas si apre con un’ampia trattazione del tema della modernità. Com’è noto già dai suoi scritti degli anni Ottanta, per Habermas la modernità è un “progetto incompiuto”, una modernità “dimezzata”: pienamente dispiegata sul piano economico e tecnico-scientifico, ma non nelle sue promesse di emancipazione. Una delle novità della recente storia della filosofia habermasiana è che quest’opera tenta di spiegare perché la modernità sia diventata un progetto incompiuto. E questo problema è considerato tanto importante che l’autore gli dedica l’interno primo capitolo. Anticipo fin da ora la risposta che Habermas costruisce pazientemente fino alla parte finale del libro: la nostra è una modernità dimezzata perché si è imposto storicamente un mindset, un assetto culturale, che fa sì che il pensiero empirico, gli approcci tecnocratici, le considerazioni di mera utilità stiano al centro del mondo di oggi, facendo passare in secondo piano le grandi conquiste culturali della modernità: quelle idee di libertà, uguaglianza e solidarietà che si sono formate in un lavorìo millenario di riflessione teologico-filosofica e che, nonostante la loro parziale eclissi, continuano a essere alla base del nostro assetto sociale e istituzionale.
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