I partiti populisti della sinistra radicale: come rinnovare la sinistra?

Autori

  • Viviana Asara

DOI:

https://doi.org/10.53145/indiscipline.v1i2.69

Parole chiave:

partiti politici, populismo, sinistra

Abstract

In questi giorni (luglio 2021) si è riaperto il dibattito sul movimento no global in occasione del ventennale delle proteste contro il G8 di Genova, un momento che ha segnato la storia della democrazia italiana, e più in generale di quelle occidentali, non solo per gli accadimenti vergognosi legati alla violenza poliziesca e di Stato, ma anche per il modo in cui ha contribuito a plasmare il “movimento di movimenti” che preconizzava “un altro mondo possibile”. Mentre le letture sul lascito di Genova, e più in generale del movimento, sono state diverse – alcune volte a sottolinearne la sua potenza “generatrice di processi che hanno attraversato i decenni successivi” (cfr. Fattori 2021); altre invece le debolezze del movimento e il modo in cui Genova ne avrebbe causato un riflusso (cfr. Damilano 2021) e persino “una gigantesca regressione” a causa della repressione (cfr. Azzarà 2021); o “soffocato in culla” un “embrione di futuro” (cfr. Revelli 2021) – una delle tesi che ha ripercorso in modo quasi corale queste interpretazioni è anche una delle tesi centrali del libro di Marco Damiani. 

Biografia autore

Viviana Asara

Viviana Asara è ricercatrice di Sociologia presso l’Università di Ferrara

Riferimenti bibliografici

Marco Damiani, Populist radical left parties in Western Europe, Routledge, London 2020

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Pubblicato

2021-11-18

Fascicolo

Sezione

Note critiche