L’umano “oltre il nulla” della modernità
DOI:
https://doi.org/10.53145/indiscipline.v1i2.63Parole chiave:
Leopardi, finitezza, modernitàAbstract
Rileggere il piccolo libro leopardiano di Franco Cassano a quasi vent’anni di distanza, e a pochi mesi dalla morte dell’Autore, mette in luce una stringente continuità di ragionamento all’interno della lunga stagione mediterranea dello studioso barese, e al tempo stesso un bisogno profondo di specificità determinate con le quali confrontarsi di volta in volta (autori, temi, situazioni), nel tentativo di costruire una comunità pensante, capace di un andirivieni teorico pratico in equilibrio fra idea e proposta. In tal senso, il serrato dialogo col più teoretico dei materialisti europei, praticato soprattutto lungo la linea antilirica e prosastica dello Zibaldone, dei Pensieri e delle Operette morali, con l’eccezione de La Ginestra, rappresenta un’importante sosta di affinamento e problematizzazione, nel contesto di un tumultuoso periodo di attivismo politico, caricato di responsabilità morali profonde (perfino eccedenti) dal grande rilievo pubblico de Il pensiero meridiano (1996).
Riferimenti bibliografici
Franco Cassano, Oltre il nulla. Studio su Giacomo Leopardi, Laterza, Roma-Bari 2003
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