La contro-rivoluzione del merito
Parole chiave:
Merito, meritocrazia, scuola, Costituzione italianaAbstract
Il libro di Luca Ricolfi, che esalta le virtù emancipatrici della “rivoluzione del merito”, pare voler fare da controcanto fin dal titolo a quello di Michael Sandel che aveva invece apertamente denunciato le colpe della “tirannia del merito”. La tesi argomentata dal sociologo torinese si può condensare nell’interpretazione che propone del senso ultimo della nostra Carta costituzionale: a differenza di quanti la celebrano per il suo spirito egualitario, secondo Ricolfi la Costituzione non avrebbe per oggetto “l’uguaglianza in astratto, ma la rivoluzione del merito” (p. 169). Una rivoluzione quella del merito che, se finalmente attuata, stimolerebbe gli individui a giocarsi ad armi pari le proprie chance nella competizione con gli altri e, così, propizierebbe virtuosi processi di mobilità sociale destinati a “rompere l’arroccamento su sé stessa della classe dirigente” (Ibidem).
Riferimenti bibliografici
Luca Ricolfi, La rivoluzione del merito, Rizzoli, Milano, 2023, pp. 214.
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