Disperazioni americane: un incrocio di sguardi

Autori

  • Carlo Capello Università degli Studi di Torino

DOI:

https://doi.org/10.53145/indiscipline.v2i1.101

Parole chiave:

sofferenza sociale, tardo capitalismo, USA

Abstract

Negli anni ho sviluppato una passione per quella corrente del romanzo americano contemporaneo che, sulle orme di Faulkner, ci racconta della provincia statunitense intrecciando trame personali all’ordito del destino del Paese. Una corrente che, a mio parere, dopo aver raggiunto una vetta con Ruggine americana di Philipp Meyer, continua a produrre opere forti e originali come Ohio di Stephen Markley. Un elemento importante che contraddistingue questi romanzi, al di là dell’efficacia della trama e della profondità dei personaggi, è la loro qualità etnografica. In un certo senso, romanzi come Ohio sono a modo loro delle etnografie che ci portano a conoscere quell’angolo di mondo che, pur trovandosi al centro del centro del sistema-mondo, conosciamo solo superficialmente, e in questo risiede parte del loro successo. Il che vale non solo per i lettori italiani, ma credo anche per buona parte del pubblico americano urbanizzato, che in libri come questo trova una descrizione densa di luoghi allo stesso tempo così lontani e così vicini. 

Biografia autore

Carlo Capello, Università degli Studi di Torino

Carlo Capello è professore associato di Antropologia culturale presso l’Università di Torino. Tra le sue pubblicazioni più recenti si segnala: Ai margini del lavoro. Un’antropologia della disoccupazione a Torino, ombre corte, 2020

Riferimenti bibliografici

S. Markley, Ohio, Einaudi, Torino 2020

J. Pine, The Alchemy of Meth, Minnesota University Press, Minneapolis/London 2019

A. Case, A. Deaton, Morti per disperazione e il futuro del capitalismo, il Mulino, Bologna 2021

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Pubblicato

2022-04-25 — Aggiornato il 2022-10-26

Versioni

Fascicolo

Sezione

Note critiche