La libertà, un equilibrio mobile lungo uno stretto sentiero

Autori

  • Mauro Agostini

DOI:

https://doi.org/10.53145/indiscipline.v1i1.15

Parole chiave:

nazione, libertà, potere

Abstract

Ci stiamo avviando alla fine della storia, come pronosticava ormai oltre trenta anni fa F. Fukuyama, con un graduale ma irreversibile allinearsi di tutti i Paesi al regime liberal democratico degli Stati Uniti? O all’opposto, verso un mondo privo di ogni condiviso principio ordinatore, dove l’anarchia (R. Kaplan) la farà da padrona in una esaltazione di forza primordiale e di illegalità? O, terza opzione, verso un futuro in cui il controllo dell’intelligenza artificiale promuoverà l’affermazione delle dittature digitali (Y. N. Harari) che, assai più penetranti e invasive del grande fratello – che ci apparirebbe a quel punto come un benevolo consigliere –, ci detteranno non solo consumi e stili di vita, ma pensieri, interazioni, passioni? 

Biografia autore

Mauro Agostini

Mauro Agostini, saggista, politico e manager pubblico è stato più volte parlamentare sia alla Camera che al Senato. È stato fondatore e primo tesoriere nazionale del PD 

Riferimenti bibliografici

Daron Acemoglu, James A. Robinson, La Strettoia, come le nazioni possono essere libere, il Saggiatore, Milano 2020.

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Pubblicato

2021-04-01

Fascicolo

Sezione

Note critiche