I tanti volti della comunità
Parole chiave:
Teorie politiche, comunità, ordine internazionaleAbstract
Uno dei molti meriti del libro di Angelo Panebianco è la chiarezza della sua premessa teorica e metodologica: quella di evitare l’emulazione, purtroppo frequente nelle scienze politiche e sociali, delle scienze naturali. Queste ultime consistono in generalizzazioni (fra l’altro effettuate dalla mente umana) di regolarità in leggi, a loro volte inserite in una intera rete nomologica capace di predire regolarità future. La premessa quasi sempre tacita e inconsapevole, almeno nelle scienze dell’umano in questione, che sta alla base di tale pretesa è la cosiddetta “funzionalizzazione della mente”, la riduzione dell’attività psichica a compiti causali realizzati da processi di natura fisica. Panebianco non dubita dell’utilità e fondatezza, nel proprio ambito, dello studio fisico della mente, ad esempio nelle neuroscienze, ma il punto di partenza del suo testo è il riconoscimento della natura essenzialmente intenzionale dell’attività psichica, sia come insieme di credenze sul mondo (vere o false) sia come intenzioni che il soggetto cerca di realizzare – distinzione che, già di per sé, mette in questione l’esame esclusivamente fisiologico dell’attività mentale, i processi causali non spiegano la distinzione.
Riferimenti bibliografici
Angelo Panebianco, Persone e mondi. Azioni individuali e ordine internazionale, il Mulino, Bologna, 2018, pp. 635.
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