La guerra come stato di allucinazione collettiva

Autori

  • Stefano Cristante Università del Salento

Parole chiave:

Fumetti, guerra, anti-militarismo

Abstract

Nel 1957, la Seconda guerra mondiale era finita da dodici anni, ma le sue tragedie continuavano ad agitare i sonni di chi le aveva vissute e ne era sopravvissuto. Come Hugo Pratt, che aveva seguito da ragazzino la famiglia nel Corno d’Africa, e il cui padre, ufficiale coloniale italiano, era morto in un campo di concentramento inglese. Pratt era tornato in Italia con la madre, e aveva vissuto vicissitudini complicatissime nella patria occupata. 

Biografia autore

Stefano Cristante, Università del Salento

Stefano Cristante insegna Sociologia della comunicazione e Sociologia della scrittura giornalistica all’Università del Salento, dove svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di Scienze umane e sociali (stefano.cristante@unisalento.it) 

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Pubblicato

2025-04-05

Fascicolo

Sezione

Sezione monografica