La guerra come stato di allucinazione collettiva
Parole chiave:
Fumetti, guerra, anti-militarismoAbstract
Nel 1957, la Seconda guerra mondiale era finita da dodici anni, ma le sue tragedie continuavano ad agitare i sonni di chi le aveva vissute e ne era sopravvissuto. Come Hugo Pratt, che aveva seguito da ragazzino la famiglia nel Corno d’Africa, e il cui padre, ufficiale coloniale italiano, era morto in un campo di concentramento inglese. Pratt era tornato in Italia con la madre, e aveva vissuto vicissitudini complicatissime nella patria occupata.
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