Ha senso interrogarsi sulla moralità del capitalismo?

Autori

  • Laura Pennacchi

DOI:

https://doi.org/10.53145/indiscipline.v1i1.10

Parole chiave:

eguaglianza, capitalismo, critica sociale

Abstract

I traumi provocati dalla pandemia da Covid-19 stanno sollecitando una vasta mole di analisi e studi che mettono in discussione il funzionamento del capitalismo in quanto tale, alcuni dei quali con un tratto inconsueto anche se caratteristico: discuterne la legittimità sotto il profilo strettamente morale. Così Paul Collier, Joseph Stiglitz, Robert Boyer, alla domanda “ha senso interrogarsi sulla moralità del capitalismo?”, non solo rispondono sì, ma sostengono che ragionare su di essa è la cosa più importante oggi da fare, in assenza della quale non potrà essere generato il rovesciamento di paradigma in direzione dell’ideazione di “un nuovo modello di sviluppo” di cui c’è bisogno. Branco Milanovic, invece, risponde no, perché non è questa la domanda corretta da porsi. Vediamo più da vicino le loro argomentazioni.

Biografia autore

Laura Pennacchi

Laura Pennacchi, economista, più volte eletta in Parlamento, è stata sottosegretario al Tesoro con Ciampi nel primo governo Prodi. Dirige la scuola “Vivere la democrazia, costruire la sfera pubblica” della Fondazione Basso e coordina il Forum Economia nazionale della Cgil. Ha pubblicato saggi per riviste e libri 

Riferimenti bibliografici

P. Collier, Il futuro del capitalismo. Fronteggiare le nuove ansie, Laterza, Bari-Roma 2020.

J. Stiglitz, Popolo, Potere e Profitti. Un capitalismo progressista in un’epoca di malcontento, Einaudi, Torino 2020.

R. Boyer, Les capitalismes à l’épreuve de la pandémie, La Découverte, Paris 2020.

B. Milanovic, Capitalismo contro capitalismo, Laterza, Bari-Roma 2020.

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Pubblicato

2021-04-01

Fascicolo

Sezione

Sezione monografica