Colloquio con Lukács
Parole chiave:
Lavoro, feticismo, alienazioneAbstract
Ero partita in treno da Roma la mattina presto di uno dei primi giorni di agosto del 1970 e avevo viaggiato un intero giorno e un’intera notte, arrivando a Budapest poco dopo l’alba. A Zagabria, la locomotiva italiana era stata sostituita con una del posto, a vapore, cosicché dai finestrini aperti erano entrate nuvole di fuliggine che mi avevano fatto scendere alla stazione centrale magiara nera come uno spazzacamino, al tempo stesso spaventata e felice per la borsa di studio che grazie a un interscambio tra il Ministero degli Esteri italiano e quello della Cultura ungherese avevo avuto per incontrare Lukács, sul cui Storia e coscienza di classe stavo preparando la tesi di laurea.
Riferimenti bibliografici
György Lukács, Storia e coscienza di classe, Pgreco, Milano, 2022, 256 pp.
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